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I protocolli ISPRA prevedono anche la caccia con l'arco

Per essere abilitati alla caccia di selezione utilizzando la carabina esiste una normativa definita; la procedura è impegnativa, ma fattibile.
Se invece si desidera utilizzare l’arco, le cose si complicano; il problema non è pratico ma burocratico.
L’Italia è composta da tante “piccole Italie”: regioni, province ATC, CA… che emettono norme non uniformi. Addirittura per l’arco in molte zone assistiamo ad un vuoto normativo che ci impedisce di percorrere una via stabilita.


Ci è venuta in aiuto ISPRA, la quale non solo ha stabilito un protocollo per l’abilitazione alla caccia di selezione che avesse valenza nazionale, ma ha anche proposto un “modulo accessorio” a detto protocollo per definire come autorizzare i cacciatori con l’arco.
ISPRA non emette leggi, bensì esprime pareri tecnici che le devono essere obbligatoriamente richiesti; tali pareri potrebbero poi anche essere disattesi dall’istituzione legiferante (ma in caso di ricorso al TAR si troverebbero in torto) e comunque una nuova legge regionale non è mai una procedure snella!


Per l’abilitazione agli ungulati l’impegnativo corso (80 ore) secondo il protocollo ISPRA comincia ad essere utilizzato, con il grande vantaggio di ottenere un’abilitazione riconosciuta a livello nazionale (fino ad oggi non è stato così).
Possiamo quindi sperare che prossimamente comincerà ad essere utilizzato anche il modulo per la caccia con l’arco, così che potremo trovare regioni che, per consentirci di cacciare gli ungulati, prevederanno uno specifico esame come stabilito dal protocollo ISPRA. In questo caso verrà utile il relativo corso costruito appositamente, come quello che sta proponendo l'amico Emilio Petricci.


Il fatto che questa procedura entri nelle norma dipende molto dalla reale richiesta; se non ci sono aspiranti cacciatori con l’arco che fanno pressione per essere accettati, non esiste motivazione da parte delle istituzioni di muoversi legiferando.
Attualmente tale esame è richiesto solo in pochissime situazioni (ad esempio alcuni Parchi), ma verosimilmente nel tempo dovrebbero esserci regioni che potrebbero renderlo obbligatorio.
Quindi frequentare tale corso, ed ottenere la relativa abilitazione passando l’esame tenuto da un Ente riconosciuto, potrà essere utile qualora le regioni dovessero cominciare a richiedere questa procedura; in ogni caso evidentemente è un contributo prezioso per la formazione personale del cacciatore.


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